Questa volta non posso non essere ottimista nei confronti della mia città. Penso a Mestre, ovviamente. Questo ottimismo me lo suggerisce il risveglio primaverile della natura, il sole, la temperatura buona, i fiori che sbocciano, la meraviglia dei glicini che danno un tocco di colore e buon profumo in molti angoli della città. Anche quest’anno, all’inizio della nuova stagione, ho riascoltato la Primavera del Vivaldi. E’ la musica più adatta per suggerirti serenità e metterti dentro la vitalità del nuovo che arriva. Ve ne suggerisco l’ascolto.
E poi c’è la Pasqua, nel cuore della primavera.
Pasqua, che vuol dire passaggio. Dalla morte alla vita, dalla stagione brutta alla stagione bella, dal pessimismo all’ottimismo. Ma per accorgersi della novità è necessario aprire gli occhi, ma soprattutto aprire il cuore. Ri-nascita, ri-nnovamento, ri-presa. E’ il ciclo della vita che riguarda le persone, le famiglie, i quartieri, la con-vivenza civile, la città. E’ su quest’ultimo aspetto che vorrei portare l’attenzione di chi mi legge. “Ri” e “con”, due prefissi che suggeriscono la voglia di non darsi per vinti davanti alle difficoltà. E questo sta succedendo in questi giorni di ri-sveglio di tante proposte per ri-animare la città di Mestre. Si notano tanti germi di novità in giro per la città. Accanto a tante paure ho l’impressione che la gente cominci ad aver voglia di uscire dal proprio appartamento, che appunto ti “apparta”, ti separa dagli altri. “Riappropriarsi della piazza” è stato l’invito degli ex-giovani frequentatori di un tempo di Piazza Ferretto. Occasioni passeggere che non lasciano segno. Ci vuole ben altro. Che per fortuna c’è e bisogna farlo emergere.
Mestre ha bisogno soprattutto di cultura, più che di baracchini delle specialità gastronomiche regionali. Aspettiamo con ansia il nuovo museo, l’M9, e nel frattempo godiamo delle molte occasioni che ci offre il Centro culturale Candiani e altri centri culturali presenti in città. Poco vivaci, purtroppo! Ospitano attività culturali promosse da altri, ma non producono cultura.
Voglia di risveglio culturale
Però c’è del nuovo che non va sottovalutato. Solo qualche giorno fa è sorto un “Comitato per la promozione socioculturale di Mestre”. Ne fanno parte tante persone impegnate in vari settori della vita cittadina ed è aperto ad altre adesioni. Nel frattempo è stato nominato il Consiglio Direttivo che dovrà dare corpo giuridico a questo nuovo soggetto che promette bene.
Il mio ottimismo è fondato sul fatto che finalmente si passa dai gruppi di protesta che hanno messo e continuano a mettere insieme tanti cittadini ai gruppi di proposta. Soprattutto di tipo culturale. E a Mestre ne abbiamo tanto bisogno.
don Fausto Bonini
Fausto,
qualche notizia in più su questo nuovo Comitato? ha un sito internet?…
Ciao
G
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